Collegare il proprio computer al monitor può sembrare banale, ma spesso cambiando l’uno o l’altro elemento può metterci in difficoltà.
Non c’è niente di peggio che comprare un nuovo Pc o un nuovo monitor, tornare a casa, scoprire che non lo possiamo collegare perché non hanno lo stesso tipo di collegamento.
Scopriamo allora assieme quali sono i possibili tipi di connessioni video tra computer e monitor, come riconoscerli, e le differenze tecniche tra i vari collegamenti.
VGA: Video Graphics Array
La storia di questo connettore parte addirittura nel lontano 1987, introdotto da IBM, si diffonde in maniera massicci nel 1995 quando viene implementato anche nelle normali Mainboard e VGA
Questo tipo di connessione veicola un segnale di tipo analogico, soggetto in maniera piuttosto marcata a disturbi e interferenze e con una pulizia dell’immagine non ottimale. La risoluzione massima su LCD è di 1600×1200, anche se alcuni produttori di monitor hanno spinto l’interfaccia anche alla risoluzione Full HD.
Altra limitazione di questa connessione è data dal fatto che veicola solo e unicamente segnale video, in nessun modo audio.
Ha basse frequenze di aggiornamento, il che lo rende del tutto inadatto a chi usa il computer per gaming.
Nelle nuove schede video dedicata non viene più implementata, si trova ancora su qualche mainboard economica.
Se il tuo monitor ha solo questo tipo di connettore è sicuramente molto datato e probabilmente non potrai collegarlo al tuo nuovo computer.
DVI: Digital Visual Interface
Questa è di fatto il tipo di connessione che ha mandato in pensione la vecchia VGA. E’ stata introdotta nel 1999 e ad oggi è presente praticamente su qualunque nuovo computer. Ne esistono diversi tipi, ognuno con caratteristiche specifiche che andremo ora ad analizzare:
DVI-A trasporta esclusivamente segnali analogici compatibili con lo standard VGA con cui condivide in sostanza caratteristiche e limitazioni. Non si è particolarmente diffuso, ad oggi è davvero molto complicato incontrarlo.
DVI-D veicola unicamente segnali di tipo digitale. Il segnale essendo digitale è più pulito e stabile, meno soggetto ad interferenze. Può essere Single o Dual Link, vedremo tra poco le differenze.
DVI-I unisce nello stesso connettore la possibilità di veicolare il segnale analogico tipico del DVI-A che quello digitale del connettore DVI-D. In informatica è stato inizialmente il tipo di connessione DVI più utilizzato, salvo poi essere negli ultimi anni scalzato dal DVI-D.
Nota Bene: questo tipo di connessione può essere adattata a VGA mediante appositi adattatori
Single Link trasporta un massimo di 165 milioni di pixel al secondo utilizzando tre segnali digitali (RGB) a 1,65 Gb/s (10 bit per pixel) permettendo così una risoluzione max a 60 Hz di 2098 × 1311 con un aspect ratio di 16:10 o di 1915 × 1436 con un aspect ratio di 4:3. La risoluzione standard più alta che può essere visualizzata con questa interfaccia è 1920 × 1200 16:10.
Dual Link affianca al canale utilizzato dall’interfaccia Single Link un secondo canale dati. Questo nuovo canale è implementato sempre con tre segnali digitali (RGB) a 1,65 Gb/s (10 bit per pixel) che operano su 6 pin separati del connettore. In questo modo è possibile trasportare il doppio dei dati dell’interfaccia Single Link. Questo canale aggiuntivo può essere utilizzato in una di queste due modalità:
Portare un secondo pixel in modo da raddoppiare la risoluzione 2895 × 1882 con un aspect ratio di 16:10 a 60 Hz o 2707 × 2030 con un aspect ratio di 4:3. La risoluzione standard più alta che può essere visualizzata con questa interfaccia è 2560 × 1600 16:10.
Aumentare la profondità di colore, che nell’interfaccia Single Link è di 8 bpp, portandola fino a 16 bpp (in questo caso il secondo canale porta i bit meno significativi).
HDMI: High-Definition Multimedia Interface
HDMI è uno standard commerciale completamente digitale per l’interfaccia dei segnali audio e video, creato nel 2002 dai principali produttori di elettronica, tra cui Hitachi, Panasonic, Philips, Sony, Thomson, Toshiba e Silicon Image.
La connessione hdmi può trasportare solo ed esclusivamente un segnale digitale, sia video che audio.
A differenza di quanto è avvenuto in passato con le interfacce di collegamento che abbiamo spiegato prima, lo sviluppo dell’interfaccia HDMI è tutt’altro che completato: uno dei principi base della nuova interfaccia, fortemente voluto dai produttori, è proprio la sua caratteristica di essere in costante evoluzione, con ogni nuova versione identificata con un numero univoco.
La prima versione, uscita come detto nel 2002, era la HDMI 1.0. Successivamente, sono arrivati 2 aggiornamenti, 1.1 e 1.2, che hanno progressivamente aumentato la velocità di trasferimento dei dati, introducendo contemporaneamente altre funzionalità.
Le caratteristiche tecniche dell’HDMI sono quindi in costante evoluzione e per poter sfruttare le caratteristiche avanzate che i nuovi standard via via mettono a disposizione occorre accertarsi che i cavi in nostro possesso siano in grado di supportarli.
Versione HDMI | 1.0 | 1.1 | 1.2 | 1.3 | 1.4 | 2.0 | 2.1 |
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Data di presentazione | 9 dicembre 2002 | 20 maggio 2004 | 8 agosto 2005 | 22 giugno 2006 | 28 maggio 2009 | 4 settembre 2013 | 28 novembre 2017 |
Specifiche del segnale | |||||||
Larghezza di banda in trasmissione (Gb/s)[58] | 4,95 | 4,95 | 4,95 | 10,2 | 10,2 | 18 | 48 |
Data rate massimo (Gb/s)[59] | 3,96 | 3,96 | 3,96 | 8,16 | 8,16 | 14,4 | 42,6 |
Max character rate (TMDS clock) | 165 MHz | 165 MHz | 165 MHz | 340 MHz | 340 MHz | 600 MHz | 1.2 GHz |
Specifiche audio | |||||||
Canali audio | 8 | 8 | 8 | 8 | 8 | 32 | 32 |
Max frequenza di campionamento (kHz) | 192 | 192 | 192 | 192 | 192 | 192 | 192 |
Risoluzione e colori | |||||||
Risoluzione massima (pixel) | 1920×1200 | 1920×1200 | 1920×1200 | 2560×1440 | 4096×2160 | 4096×2160 | 10328×7760 |
Colori codificabili | 16,7 milioni | 16,7 milioni | 16,7 milioni | 281475 miliardi | 281475 miliardi | 281475 miliardi | 281475 miliardi |
Profondità colori massima (in bit) | 24 | 24 | 24 | 48 | 48 | 48 | 48 |
L’interfaccia HDMI può avere diversi tipi di connettori:
Il connettore di tipo A, il primo in alto, è stato introdotto inizialmente con HDMI 1.0 ed è il più diffuso. Dispone di 19 pin ed è retro-compatibile (elettricamente) con il DVI-D (single link).
Il connettore HDMI di tipo C, detto anche Mini-HDMI è stato introdotto con HDMI 1.3. A livello tecnico è del tutto simile al tipo A, semplicemente consente di avere un connettore di dimensioni ridotte utile su dispositivi molto piccoli.
Il connettore di tipo D, conosciuto anche come Micro-HDMI, è stato commercializzato nel 2009 e anch’esso seguiva la specifica 1.3, dotato di 19 pin come l’HDMI tradizionale. Il connettore Micro HDMI di tipo D misura 6,4 millimetri × 2,8 millimetri, è grande all’incirca la metà del connettore Mini HDMI di tipo C ed è simile in dimensioni al connettore Micro USB.
La lunghezza massima ottenibile con un cavo passivo (senza amplificatori di segnale) è di 2 metri, oltre il segnale degrada velocemente; con cavi attivi e con amplificatori possiamo arrivare fino a 11 metri.
HDMI per caratteristiche è insieme alla Display Port che vedremo tra poco, il miglior tipo di connessione audio video oggi presente. E’ particolarmente adatta anche per gaming (non a caso è utilizzata anche sulle console) potendo mettere a disposizione frequenze di aggiornamento molto rapide, supporto al 3D e tutto quello che la tecnologia oggi può proporre.
Display Port
Creata nel 2006 dalla Video Elettronics Standards Association è l’interfaccia più nuova ed evoluta in assoluto.
Come il formato HDMI è una tecnologia in costante evoluzione, ed esattamente come HDMI vengono rilasciare periodicamente delle versione aggiornate dello standard, via via con caratteristiche più evolute. La versione più recente è la 1.4 che può reggere una risoluzione massima 8K con frequenza di 60 Hz, oppure 4K (2160p) a 120Hz.
Un vantaggio importante della connessione Display Port rispetto a quella HDMI è il supporto alla tecnologia AMD FreeSync e Nvidia G-Sync, ovvero particolari tecnologie che consentono di sincronizzare l’immagine elaborata dalla scheda video con quelle riprodotte sul monitor, eliminando in modo totale sgradevoli effetti scia e di distorsione dell’immagine.Per utilizzare queste tecnologie è necessario che il monitor e la scheda video siano compatibili con questi standard.
Esistono ad oggi due tipi connettori DisplayPort:
– DisplayPort: il connettore classico, unidirezionale, presente su schede video, monitor e alcuni dispositivi da salotto.
– Mini DisplayPort: un connettore più piccolo e di forma diversa, utilizzato principalmente da Apple per alcuni MacBook (ThunderBolt).
La lunghezza massima con un cavo passivo di 3 metri, con la possibilità di mantenere una risoluzione FullHD senza utilizzare amplificatori fino a 15 metri; con cavi attivi e amplificatori possiamo arrivare fino a 33 metri di distanza. Questo è un altro vantaggio della connessione Display Port rispetto a quella HDMI.
Display Port costituisce ad oggi la miglior scelta per quanto riguarda la connessione tra computer e monitor, in ogni ambito, soprattutto in quello videoludico.
Per quanto riguarda gli adattatori, la connessione Display Port può essere adattata sia in DVI-D che in HDMI
USB Type C: la porta multifunzione
Da non molto tempo nei computer più recenti è comparsa la porta USB di tipo C. Molti non la conosco e la guardano con diffidenza per il semplice fatto che non possono collegarci direttamente la loro stampante o la loro chiavetta e la ignorano totalmente. Errore, gravissimo, da matita rossa.
La porta USB-C ha infatti una serie di caratteristiche peculiari davvero interessanti.
Cosa banale, ma dannatamente utile: non ha un verso specifico di inserimento, potrete innestare i connettori senza dover perdere tempo a trovare il giusto verso….e lo so…è successo anche a voi sicuramente di dover guardare come infilare le vecchie USB. E’ perfettamente retrocompatibile sia con dispositivi USB 2.0 che USB 3.0 mediante semplice adattatore, in più, può fare molto altro ed è il motivo per cui la inserisco in questa guida.
Molti dei più recenti computer dotati di USB-C, hanno la possibilità di veicolare attraverso questa porta anche il segnale video, secondo lo standard display port. Questo non significa che la presenza di una USB-C in un computer garantisca questa funzione, ma sempre più spesso sui computer recenti è data questa possibilità.
La combinazione di USB-C di trasferimento dati più veloce e maggiore erogazione di energia apre la strada a una nuova classe di dispositivi che sfruttano entrambe queste funzioni. Il monitor portatile AOC I1601FWUX da 15.6 pollici integra molti degli aspetti più interessanti di USB-C, consentendo ad esempio di dire addio ai cavi HDMI o VGA visto che il cavo USB-C si fa carico sia dell’alimentazione, sia del trasporto del segnale video.
Conclusione
Spero di aver fatto una carrellata esaustiva delle varie connessioni video oggi disponibili per il vostro computer e di averti fatto comprendere che è importante aggiornare anche il tuo schermo insieme al computer, poiché comunque le vecchie connessioni hanno degli svantaggi non da poco rispetto a quelle più attuali, specie per chi con il computer fa qualcosina in più magari.
Siamo sempre a tua disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti 😉
Complimenti ! Finalmente qualcuno che scrive un documento e non fa semplici copia-e-incolla senza usare quel meraviglioso buffer che è il nostro cervello.
PS: Immagino che anche voi non siete più dei giovanissimi come me. E se lo siete, beh, ancor più complimenti !
E no anche io comincio con un po’ di capelli bianchi =) Però la voglia e la passione sono ancora intatte. Grazie Fabrizio per i tuoi complimenti