Introduzione

Si potrebbe dire che il mercato delle CPU, dopo un periodo di torpore durato anche troppo a lungo, abbia trovato nuovo slancio nel febbraio 2017, quando AMD decise di tornare prepotentemente alla ribalta grazie ad una nuova gamma di CPU totalmente riprogettate da zero, con l’obiettivo di portare nuovamente performance importanti a costi contenuti in tutto il settore. Da quel momento Intel, che aveva vissuto per anni di rendita, ha dovuto ricominciare a correre per mantenere il primato tecnologico nel segmento CPU.
La rivalità, si sa, non può che fare bene ai consumatori, e così finalmente dopo un periodo di reale stati dove le famiglie di CPU Intel “evolvevano” di anno in anno in modo del tutto marginale, stiamo assistendo ora ad una vera e propria corsa per il top delle performance. Ma, cosa ha introdotto AMD di innovativo con le CPU Ryzen, e a circa 2 anni di distanza, cosa propone oggi il mercato delle CPU?

Le novità della piattaforma Ryzen e diffenze con Intel

La prima generazione di CPU Ryzen ha puntato subito molto forte sul numero di Core impiegati in una singola CPU, ovvero il numero di unità di calcolo interne ad ogni singola CPU. Prima dell’avvento di Ryzen per il settore mainstream, ovvero quello da tutti noi comunemente impiegato, 4 core era il numero massimo e per anni non si è smosso da questo punto. Pensa che il primissimo Core I7 rilasciato da Intel, ovvero il Core I7 790, è uscito nel primo semestre del 2009 ed era già una CPU Quadcore e per le 6 generazioni successive tale è rimasto, ovvero fino al Core I7 7700 rilasciato ad inizio 2017. Le novità per circa sette anni sono dunque state rappresentate da un aumento dei MHz raggiunti dalle CPU e un miglioramento del processo produttivo per diminuire le temperature.
AMD da subito porta i suoi Ryzen quadcore nella fascia più economica di mercato, con il Ryzen 3 1300, mentre per le fasce medie e alte introduce per la prima volta nel settore domestico CPU con un numero di Core più elevati, ovvero 6 core per i Ryzen 5 1600 e addirittura 8 Core con i Ryzen 7 1800.
Amd fa una mossa molto interessante. Come avrai notato battezza i suoi Ryzen con una numerazione molto simile ad Intel: Ryzen 3 per contrastare Core I3, Ryzen 5 per combattere Core I5 e infine Ryzen 7 da confrontare con i Core I7. Questo accostamento ricalca abbastanza fedelmente il prezzo delle CPU Intel, e questo ha aiutato subito il mercato a capire meglio come approcciarsi alle nuove cpu AMD.

Altra punto di forza di AMD, che resiste ancora oggi, è l’utilizzo di Ram più veloci, limite ad oggi portato ufficialmente a Ram DDR4 da 3000MHz mentre Intel resta ancora a 2600MHz anche sulle sue CPU Top Gamma. Ulteriore punto a favore di AMD è una quantità di Cache sempre superiore a parità di categoria: come puoi notare dalla tabella comparativa, Intel è sempre dietro ad AMD. La cache come saprai è una memoria molto piccola ma estremamente veloce posta direttamente all’interno della CPU e più questa è capiente e veloce e più chiaramente la CPU risulterà performante in fase di calcolo, specie se intenso.

Ulteriore punto distintivo è dato dal fatto che, mentre Intel monta praticamente su tutte le CPU una GPU integrata, avendo quindi sempre a disposizione una scheda video integrata per chi non ha bisogno di particolari prestazioni grafiche, AMD non integra chip grafici in quasi nessuna delle sue CPU Ryzen. Ad oggi solo 2 CPU Ryzen di seconda generazione hanno la VGA integrata, ovvero il Ryzen 3 2200G e il Ryzen 5 2400G. I Ryzen con la CPU integrata ad oggi sono contraddistinti come avrai notato dalla lettera G al fondo del nome.

Elemento invece a favore di Intel era ed è ancora oggi la velocità in MHz delle CPU. La differenza con le CPU Ryzen di prima generazione era più marcata, si è assottigliata nel corso del 2018 grazie alle CPU Ryzen di seconda generazione anche se va detto Intel in questo mantiene il primato.

Campo applicativo: quando AMD e quando Intel?

Dette le differenze, oggi, come si stanno spartendo il mercato AMD e Intel? Attualmente Intel è preferita negli ambiti in cui conta più la potenza della singola unità di calcolo rispetto alla potenza complessiva della CPU, ovvero in tutti quegli ambiti dove il calcolo in parallelo non è particolarmente sviluppato, AMD al contrario viene spesso implementata in computer dove si usano applicativi in grado di sfruttare appieno il numero più elevato di core di questa piattaforma e la maggior quantità di cache.

Per fare un esempio pratico, attualmente nei computer da Gaming si preferisce spesso montare Intel, dal momento che i giochi non sono ottimizzati per spalmare il loro carico su un numero elevato di Core. In questo genere di applicazione è più importante un’elevata velocità in MHz rispetto ad un numero di unità di calcolo più elevato. Questo nei più importanti benchmark si traduce che, in assenza di Overclock Intel è spesso avanti ad AMD come performance nei principali videogames, anche se il gap nel 2018 si è molto ridotto, grazie ad una miglior gestione delle unità di calcolo da parte del software ma anche grazie alle CPU Ryzen di seconda generazione.

Le differenze sono più o meno marcate a seconda dei giochi che si va ad utilizzare, però sono mediamente sempre a vantaggio di Intel se parliamo della pura potenza in questo genere di applicazione. Volendo parlare invece di rapporto qualità prezzo per computer gaming di fascia media, probabilmente AMD può farci risparmiare senza penalizzare troppo le prestazioni.

AMD si comporta invece particolarmente bene come dicevamo negli ambiti professionali dove la potenza di calcolo complessiva della CPU risulta più importante. In questi ambiti a parità di prezzo AMD riesce spesso ad avere la meglio o a combattere assolutamente ad armi pari. Un esempio classico potrebbe essere rappresentato dalla suite di Adobe Creative Collection o dalle applicazioni per Cad professionale come quelle di Autodesk.

Potrei continuare con altri grafici ma il risultato sarebbe il medesimo. Grande vicinanza tra le due piattaforme, un sostanziale pareggio che va interpretato in questo senso. Intel è una piattaforma più rodata che ha alle spalle 8 anni di sviluppo, in questo senso adottarla in un’azienda in ambito professionale può rappresentare una garanzia di massima stabilità. AMD Ryzen è una tecnologia nuova, ha appena due anni di sviluppo sulle spalle e questo può voler dire anche tal volta trovarsi di fronte ancora a qualche piccola problematica o area di incertezza. Per questo mediamente si consiglia Intel a chi utilizzerà il computer a fini professionali, mentre AMD a chi fa un uso si intenso ma non in ambito business del computer.

Vecchi chipset e nuove CPU

Intel molto spesso nei suoi cambi generazionali ha obbligato i propri clienti a sostituire anche la scheda madre, non prevedendo una compatibilità tra modelli precedenti di mainboard e nuove CPU. Il cambio che il mercato ha criticato di più è stato quello tra le CPU Core di sesta e di settima generazione, quando pur rimanendo invariata la piedinatura del socket (LGA1151) Intel ha comunque imposto il cambio mainboard citando non meglio definite diversità di alimentazione tra una generazione e l’altra.
AMD al contrario con un semplice cambio BIOS ha fatto si che le mainboard per i Ryzen di prima generazione fossero assolutamente in grado di ospitare anche quelli di seconda generazione, e non è detto che sempre mediante aggiornamento non siano addirittura in grado di ospitare quelli di terza.
Intel in queste cose arriva solo se pungolata, e dopo le aspre critiche, come per magia, le mainboard progettate per le CPU Intel core di ottava generazione potranno ospitare anche le CPU di nona. Personalmente ritengo Intel non esca mai in modo elegante da questi discorsi, trattando spesso con sufficienza i propri utenti, mentre AMD in questo senso ha ancora una volta tracciato una rotta molto più orientata al rispetto della propria clientela, consentendo di migliorare le performance del proprio computer con il cambio della CPU di generazione in generazione senza dover ogni volta investire anche in nuove mainboard e altri componenti.

Dissipatori Stock AMD VS Intel

Questa è una comparativa molto importante. Prima abbiamo visto grafici e benchmark. Le cpu odierne per poter esprimere al massimo le loro performance hanno bisogno di essere ben dissipate. Se le temperature diventano troppo alte il computer seguita a funzionare regolarmente, ma la CPU abbassa le sue performance per controllare le temperature. Ne consegue che se un computer non è adeguatamente dissipato potrebbe non rendere al meglio delle sue possibilità.

Intel da questo punto di vista fa davvero poco per aiutare l’utente. Il dissipatore venduto in abbinato ai processori è davvero il minimo sindacale. Silenzioso solo se la CPU mantiene un carico di lavoro basso, sale subito di giri se il lavoro aumenta di intensità e non di rado porta la CPU vicino ai 100° con conseguente decadimento delle performance. Sui computer di fascia più alta con CPU Intel noi consigliamo sempre un dissipatore sostitutivo, questo porta un aggravio di spesa di almeno 50€ circa, però il sistema sarà più silenzioso e performante.

Questo è la mesta foto del dissipatore che Intel ci propina da anni. Da notare che nelle CPU serie K, ovvero quelle overclokabili Intel non fornisce alcun dissipatore.

AMD al contrario anche in questo caso dimostra subito un’attenzione superiore al cliente. I dissipatori forniti sono costruttivamente molto, molto superiori rispetto a quelli forniti da Intel, sono stati sviluppati con la collaborazione di Cooler Master e non solo riescono a tenere la CPU con discrete temperature ma addirittura consentono anche minimi margini di overclock senza dover essere sostituiti. Nelle CPU Ryzen di fascia più alta addirittura il dissipatore è munito di LED RGB che rendono davvero bello il dissipatore e ben lo contestualizzano anche in computer esteticamente più accattivanti e ricercati. In questo senso, AMD anziché obbligarci a spendere 50€ ci fornisce un dissipatore che da solo vale almeno 50€. Nella prima generazione di Ryzen, AMD analogamente ad Intel non forniva in dissipatore in bundle con le sue migliori CPU da Overclock, invece con la seconda generazione ha deciso di includere comunque dissipatori in ogni CPU a prescindere dalla sua tipologia e potenza.

Per avere il dissipatore AMD con LED RGB bisogna andare almeno sul Ryzen 7 2700, dove viene messo a disposizione il Wraith Spire

Con Ryzen 2700X invece viene fornitore addirittura il Wraith Prism RGB che è davvero un ottimo dissipatore, anche molto bello da vedere

I problemi di Intel

Intel nel corso del 2018, sopratutto nel secondo semestre ha avuto importanti problemi produttivi che ha portato ad un’incremento piuttosto marcato dei prezzi delle sue soluzioni e a scarsità di prodotto sul mercato. Questo ha incrementato la distanza di prezzo tra AMD e Intel portando così la piattaforma Ryzen ad essere utilizzata sempre più spesso per avere un rapporto qualità prezzo più vantaggioso nei pc, soprattutto a livello domestico.
Intel ha rilasciato da poco la famiglia Intel Core di nona generazione, tuttavia vi è talmente poca disponibilità delle nuove CPU da non essere quasi notate dal mercato che si deve ancora oggi rivolgere alle CPU di ottava generazione. Ad oggi il prezzo di un I7 di nona generazione è circa il 50% più caro di uno di ottava, quando normalmente Intel in situazioni normali non variava in modo significativo i prezzi durante il cambio generazionale.

Il futuro di AMD

AMD invece ha già dato alcune caratteristiche tecniche inerenti alla terza famiglia di Ryzen che dovrebbe vedere la luce a Febbraio, infiammando nuovamente il confronto.

Quella che vi presento una tabella non ancora confermata, quindi da prendere con le pinze, mostra però delle CPU che se confermate saranno di assoluto interesse come ad esempio il 3300G per computer domestici e da gioco economici ma performanti, ma anche i Ryzen 7 a 12 Core che dovrebbero davvero mettere in difficoltà l’I7 9700 che è un 8 core. Molto interessante poi la scelta di rispondere ancora una volta ad Intel, che ha rilasciato recentemente (ma sempre con enormi difficoltà nella sua reperibilità e prezzi alle stelle) il Core I9. Ecco che AMD introduce allora subito un Ryzen 9 con caratteristiche tecniche ad oggi viste solo su CPU da workstation di livello molto molto alto ma ad un prezzo davvero davvero goloso, che non vi sto ora a dire perché prematuro ma che avrebbe quasi del miracoloso se quel che leggo in rete diventerà realtà. AMD avrebbe anche confermato il socket AM4 e quindi sicuramente se non tutte, almeno alcune delle CPU in lista dovrebbero essere compatibili anche con le mainboard attuali.

Conclusioni

L’utente intelligente non si lega mai ad un marchio, segue le novità e acquista il meglio in base alle sue necessità. Come abbiamo visto, per quasi un decennio chi voleva avere un buon computer doveva rivolgersi ad Intel senza avere in sostanza alternativa.
Oggi penso avrai capito che non è più così, esiste una alternativa molto solida e che non solo già oggi mette Intel in difficoltà, ma che con l’evolversi della sua piattaforma ha davvero speranze di sottrarre primati e la fetta più grande di utenti ad Intel.

Noi come al solito ti consigliamo il meglio per le tue necessità, e mai come in questo momento siamo contenti di avere più armi a nostra disposizione con le quali riuscire a sottoporti preventivi sempre più aderenti ai tuoi desideri e alle tue necessità. Per questo, credo che tutti dovremmo dire un grosso grazie ad AMD e tifare sempre perché ci sia una bella competizioni tra produttori, non può che giovare a tutti noi consumatori.