Introduzione
Finalmente possiamo dire che i processori Intel di ottava generazione sono arrivati tra noi. Se ti stai chiedendo “ma non erano già uscite alla fine del 2017?” non avevi letto male, effettivamente Intel li aveva rilasciati a fine ottobre 2017, ma erano praticamente introvabili, e chi li ha voluti in anteprima spesso ha dovuto pagare il prezzo per avere tra le mani una primizia.
Ora invece la fornitura da parte di Intel è finalmente più stabile e i prezzi sono rientrati nei ranghi, andandosi praticamente ad allineare con quelli della generazione precedente, ottima notizia questa, visto che tra schede video e RAM di rincari per i nostri amati componenti recentemente ne abbiamo avuti anche troppi.
Dopo che AMD nel 2017 è rientrata con prepotenza nel mercato CPU ad alte performance, con i sui processori Ryzen e Tread Ripper, Intel ha dovuto scrollarsi di dosso un po’ dell’indolenzimento che negli scorsi anni l’aveva portata a rilasciare processori “nuovi” che altro non erano che rivisitazioni dei precedenti. L’ottava generazione dei processori Intel Core porta con se invece buone novità, sia per chi vuole computer prestanti senza spendere cifre astronomiche, sia per chi ha bisogno di performance massimali.
Novità dell’architettura Intel
Il processo produttivo è rimasto a 14nm ma è stata affinata ulteriormente la produzione, tanto che Intel lo definisce processore produttivo a 14nm++, consentendo un miglioramento sensibile dell’architettura. Intel ha preferito, anche per rispondere adeguatamente ad AMD, non puntare tutto sulla velocità in Mhz, ma ha invece lavorato al pari di AMD sul numero di Core interni alla CPU. Ne consegue che i nuovi processori I3 sono CPU quadCore, molti simili ai core I5 di precedente generazione (sono sostanzialmente degli I5 senza turbo boost), mentre sia I5 che I7 vengono portati a 6 core, colmando così il gap che si era venuto a creare nei confronti delle CPU Ryzen.
Viene aumentata anche la cache, che per I7 passa da 9MByte a 13,5 MByte, per I5 da 7MByte a 10 MByte e per I3 da 3.5MByte a 7MByte per le versioni standard (altra somiglianza con il vecchio I5) e da 4,5MByte a 9 MByte per le versioni K, ovvero quelle overclokkabili.
Aumenta anche la velocità ufficialmente supportata da Intel per le memorie Ram, portata ora a 2666MHz per I5 e I7 mentre rimane ancora a 2400Mhz per i Core I3.
Cpu già rilasciate e caratteristiche
La tabella riassume i modelli attualmente rilasciati e disponibili sul mercato. Ricordo ancora una volta che le CPU cui nome termina con la lettera K consentono, se usate con chipset serie Z, di essere overclokate e vengono vendute da Intel prive del dissipatore in bundle. Questa line up dovrebbe completarsi nei primi mesi dell’anno con le CPU I5 8500 e 8600.
Sempre nella prima parte dell’anno dovrebbero venire rilasciati i nuovi processori Pentium e Celeron, completando così il quadro complessivo.
Intel Pentium e Celeron in arrivo
Pentium G5600 | 2C/4T | 3.9 GHz | N/A |
Pentium G5500 | 2C/4T | 3.8 GHz | N/A |
Pentium G5400 |
2C/4T |
3.7 GHz | N/A |
Celeron G4920 | 2C/2T | 3.2 GHz | N/A |
Celeron G4900 | 2C/2T | 3.1 GHz | N/A |
Dicevamo che a breve verranno rilasciati anche le nuove CPU Pentium e Celeron. In questa tabella ho cercato di riassumere i modelli di cui sono state già rilasciate alcune caratteistiche. La novità principale è l’implementazione dell’Hyper-Threading in linea con l’incremento nelle specifiche tecniche che ha visto il resto della lineup Intel. I modelli in particolare sono G5600, G5500 e G5400 della serie Intel Pentium e G4920 e G4900 della serie Intel Celeron affiancati complessivamente da frequenze niente male. Processori così economici con caratteristiche tuttavia interessanti e per nulla da sottovalutare sono un’ottima notizia per chi vuole creare computer economici per gaming oppure ottime postazioni da lavoro con performance prima impensabili per le fasce di prezzo più basse.
Schede madri: il punto sui nuovi chipset
Parliamo di schede madri a cui abbinare questi processori. Nonostante il socket sia sempre denominato LGA1151, non è assolutamente retrocompatibile con quello dei processori Intel di settima generazione. Intel messa alle strette su questo punto ha dichiarato che sono presenti rilevanti differenze dal punto di vista elettrico che avrebbe reso impossibile adattare le nuove cpu alle vecchie mainboard con un semplice aggiornamento BIOS. Vi ricordo che non solo le nuove cpu non funzionano sui chipset Z270 e H270, ma anche che le vecchie CPU di settima generazione NON funzionano sulle mainboard Z370 e le future H370.
Ho detto future H370, avete letto bene. Attualmente infatti l’unico chipset disponibile per le nuove CPU Intel è lo Z370, il che non preoccupa sicuramente chi aveva in testa un nuovo pc di fascia alta, ma d’altra parte porta invece a spendere qualcosa di più a chi invece, accontentandosi di processori non overclokabili avrebbe potuto puntare sul futuro chipset H370 che costerà meno. Cercando con attenzione si possono trovare mainboard Z370 a costi non troppo alti, non sono però sicuramente la maggior parte, mentre quando sarà rilasciato, spero presto, il chipset H370 il prezzo finale della vostra configurazione non TOP potrebbe calare decisamente.
Per chi invece vuole assolutamente computer al TOP e vuole puntare sulle CPU serie K, abbiamo già svolto alcuni test su I7 8700K con ottimi risultanti, riuscendo a portare la frequenza base, non quella turbo boost per intenderci, a 4.625GHz avendo quindi 6 core operanti contemporaneamente a questa velocità. Il risultato è interessante in quanto è stato ottenuto aumentando la velocità di Bus da 100 a 125 e lasciando il moltiplicatore e la possibilità di turbo boost inalterate. E’ interessante che, avendo utilizzato un dissipatore non particolarmente costoso siamo riusciti a mantenere la temperatura assolutamente sotto controllo, nell’ordine dei 70° a pieno carico, molto, molto buono secondo me.
Il punto della situazione sul software
Già con i Ryzen si è posto questo quesito: come si può sfruttare al massimo questi nuovi processori con un maggior numero di Core? Microsoft ha già introdotto molte migliorie nell’uso di queste CPU con la release Fall Creator Update di Windows 10, tutte le principali case di software come Adobe, Autodesk e tutte le altre impegnate nei software per produttività hanno aggiornato e ottimizzato i loro software per sfruttare al massimo tutta la potenza delle nuove CPU.
Lato gaming invece siamo ancora un po’ indietro, solo i giochi in uscita nei prossimi mesi sapranno sfruttare a dovere architetture con la nuova struttura di Core, mentre i vecchi giochi attualmente non si avvantaggiano particolarmente di questo aspetto.
La scelta sulle CPU dovrebbe a questo punto così suddividersi:
Pentium e Celeron: computer economici ma adesso di potenza comunque di livello già discreto. Si potranno impiegare come uso ufficio o per clienti domestici senza troppe pretese. Il pentium potrebbe venire incontro anche a chi vuole creare un pc gaming molto economico.
I3 diventa davvero una CPU molto interessante come rapporto qualità prezzo al pari dei Ryzen 1300X. Ci portiamo a casa una CPU che come potenza è molto vicina al vecchio I5 e che dovrebbe consentirci già di giocare abbastanza bene a moltissimi giochi anche recenti e di lavorare piuttosto bene senza svenarci.
I5 esacore porta una potenza davvero notevole al di sotto dei 300€ per creare postazioni sia gaming che professionali di tutto rispetto. Si confronta direttamente con il Ryzen 1500X e 1600X, altri processori davvero molto interessanti.
I7 era e resta una CPU di potenza elevatissima, adatta a tutti quelli che vogliono performance di assoluto livello in tutti gli ambiti. Il prezzo di circa 350~400€ non è per tutti, ma fino a poco fa un’architettura di questa potenza era destinata a processori di costo ben più alto sui socket LGA 2011v3
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